Di Chiara Foti – Formia 21 aprile 2015
Quando gli italiani devono partire, si affidano ai consigli del Touring Club Italiano, anche noto come “la guida rossa”. Un testo che nasce da un’associazione attiva nel turismo da 120 anni. Chi ama i libri spesso rimpiange le vecchie edizioni, in quanto le nuove vengono spesso mutilate di dettagli importanti, forse per rincorrere un gusto piA? moderno e attuale, per adattarsi a quello che si ritiene sia il pubblico del momento. Chi nel turismo A? del mestiere spesso si aggiorna usando le edizioni piA? vecchie del Touring Club, quelle piA? complete.Infatti anche il Touring Club ha da tempo deciso di seguire la moda che tende a sfrondare e a impoverirsi di informazioni. CosAi?? nelle nuove edizioni ecco che molti piccoli monumenti o chicche dell’arte tendono a scomparire e vengono gettati nell’oblio. Tutto questo potrebbe succedere anche alla Reggia di Caserta, sublime esempio dei fasti del Borbone, che immaginava di creare a nord di Napoli un centro diplomatico, militare e internazionale, nonchA? il palazzo piA? moderno e grande dell’Europa del XVIII sec. Ai??Ebbene la Reggia di Caserta, non rientra in base a quanto evidenziato dai ai???Comitati Due Sicilieai??? tra i luoghi da visitare nel Mezzogiorno, almeno secondoAi?? il ai???Touring club italianoai???, che cura per conto di ai???Autostrade per lai??i??Italiaai??? la propria guida turistica con lai??i??esposizione nelle varie aree di servizio dellai??i??intera rete autostradale nazionale. Ma non A? tutto, in base al DM 07/04/15 che A? apparso giorni fa per regolamentare i siti di interesse particolare per i quali le guide turistiche dovranno sostenere ulteriori esami specialistici, la Reggia di Caserta non risulta essere nell’elenco. Pertanto non A? difficile immaginare che il sito, seppure possa concorrere con la piA? pubblicizzata residenza di Versailles in Francia per grandezza e fasti, venga ritenuto di importanza secondaria.
Che si sia trattato di una semplice svista? Ad ogni modo la domanda che sorge spontanea A? se questa dimenticanza sia frutto dell’ennesimo desiderio di penalizzazione del Sud Italia, dove ciA? che c’A? di bello Ai??viene tralasciato per dare sempre spazio a brutture comuni peraltro a tutto il resto del mondo. Sarebbe interessante capire quali criteri vengano utilizzati da un’associazione competente sul territorio nazionale come il Touring Club e dal Ministero dei Beni Culturali per decidere quali siti siano meritevoli e quali siano di importanza trascurabile.
4 Comments
E’ più che giusta l’osservazione della Sig.ra Foti, ma vorrà perdonarmi se mi fa sorridere il suo pensiero pulito, lindo e un pò ingenuo, misto ad una più che ragionevole meraviglia sulla mancanza del sito della Reggia di Caserta su qella guida, anche se a mio parere è un sito conoscito e noto in tutta Europa se non nel mondo e noi sappiamo che niente di simile esiste in Italia e quindi non ne avrebbe nemmeno bisogno. Questa mancanza non farà certamente diminuire l’afflusso dei visitatori. E’ unica! Anche se spogliata da molti ladri, italiani e non.
Ma… cara Sig.ra Foti, non si dice anche a Napoli che il cane non muove la coda per niente?
Come pensa che sopravviva il Touring Club? Tutti i siti, ristoranti, autogrill, trattorie, alberghi, hotel, pizzerie e simili pagano con denaro sonante l’inserimento del loro esercizio nell’elenco del Touring Club. Questo vanto sbandierato dovrebbe, secondo il Toring, far lavorare e guadagnare di più l’esercizio commerciale inserito nei loro elenchi.
Niente è gratis in questa vita che abbiamo bene o male costruita.
Nell’800 si credeva in Dio e basta, oggi si crede e si campa sul dio denaro. Tutto quì.
Secondo lei: pagherebbe mai qualcosa il Comune di Caserta per vedere inserito, tra le bellezze d’Italia, la sua Reggia? O forse lei pensa che il Touring Club mette a disposizione il proprio tempo, la stampa e la distribuzione della sua guida gratis per promuovere le bellezze italiane?
Ecco perchè la Reggia di Caserta non appare in quegli elenchi. Abbastanza semplice da capire. Mi perdoni l’appunto.
Cordiali saluti.
G. de Gennaro
Da un ente che finanzia monumenti a Peppe Garibaldi, come, per esempio, a Milazzo e che, quindi, puzza di massoneria, che cosa ti potevi mai apettare?
Comunque entrambi gli interventi sull’argomento, sia quello di Chiara Foti che quello di De Gennaro dovrebbero essere inviati a cura direttamente da loro o anche dai Comitati al Touring perché, è vero che i burocrati del Touring hanno massima attenzione a quelli che lo foraggiano, operatori turistici, alberghi, ristoratori, ma il tutto si basa non solo sulle bellezze paesaggistiche e naturalistiche di cui è piena la penisola (importanti sì però il mondo ne è pieno)… ma sull’attrattiva unica e formidabile per chi sceglie di venire in Italia rappresentata dalla ricchezza del suo patrimonio artistico sparso dappertutto, nelle città, nei musei, nei palazzi e all’interno degli stessi, pieni di storia e di bellezza…. sotto questo aspetto la reggia di Caserta non è da meno per importanza della reggia di Versailles!
Se il Touring l’ha depennata, può averlo fatto per trascuratezza o per ignoranza, non penso ci possa essere lo zampino di qualcuno… potrebbe porre rimedio già nelle prossime copie che andrà a stampare, facendo una postilla che richiama la revisione del capitolo o della pagina, e comunque non potrebbe più farlo nella prossima edizione… smentirebbe se stesso e la sua fama di promoter turistico e informativo.
Caterina Ossi
Oh Caterina Caterina, quanta fiducia riponi in queste piccole cacche italiote! Mi dispiace….e molto deluderti, la mia poca esperienza e studio della storia, mi ha fatto aprire gli occhi e non mi fido più di chi ha in mano anche un potere minimo.
Davvero è un delitto abbattere le speranze dei giovani nel futuro, me ne rendo conto. Ma quando vedi un napoletano come il nostro ex presidente di questa finta repubblichetta, la più alta carica dello stato a guardia di una costituzione di cui, con la sua complicità, ne stanno facendo carta straccia, tacere sulle dichiarazioni di Schiavone, per cui molti miei e dei suoi conterranei, compresi miei famigliari sono morti di cancro per quelle porcherie sotterrate, cosa ci si può aspettare dal Touring Club che conta come il due di picche?
Inoltre Pompei và a pezzi, tesoro unico al mondo, cosa ne fanno? Scempo e speculazioni. Chiediti una cosa: se Pompei fosse a Milano o a Torino o a Bolzano, avrebbe lo stesso trattamento? In centro a Milano, in Via Larga, c’è un antico cesso romano…vedessi con quanta cura è protetto dal Comune: pulitissimo, il cancelletto che lo circonda sempre ben verniciato di nero. Per ciò non credo in un ripensamento del Touring Club.
Ricorda cosa disse Bomprini nel Parlamento piemontese nell’epoca risorgimentale: Il sud non dovrà produrre mai più niente! Questo è ancora il motivo principale per cui il sud, Reggia di Caserta compresa, non devono essere citate le sue bellezze e attività.
Credimi la mia non è diffidenza precostituita.
Cordialissimi saluti.