Il primo viaggio di Alitalia fu fatto con un trimotore Fiat G12, lungo la tratta Torino-Catania via Roma, era il 5 maggio 1947.
Con le gravi difficoltAi?? emerse per salvare la compagnia di bandiera italiana dal fallimento,ci stiamo sempre piA? rendendo conto di come si stia rivelando una trappola questa Unione Europea, governata dai banchieri.
Ma vogliamo fare una premessa ed essere sinceri fino in fondo: questa compagnia non si merita il salvataggio, perchA? A? stata utilizzata per anni come “ammortizzatore sociale”, alla stregua di altre aziende a controllo pubblico, dove la maggiorparte delle assunzioni avviene in base alle clientele politiche.
Ma dobbiamo altresAi?? dire che qualcosa deve essere pur fatta, almeno per quei lavoratori e padri di famiglia che si guadagnano il pane in maniera onesta e che di certo non mancano in Alitalia.
Per noi meridionali, egoisticamente parlando, Alitalia si meriterebbe la scomparsa.
In Sicilia chi non si ricorda delle angherie e dei soprusi subiti negli aeroporti di Catania e di Palermo, quando la compagnia di bandiera, operando in regime di sostanziale monopolio, applicava dei prezzi da salasso per raggiungere le mete del nord italia e solo quelle, visto che per raggiungere l’estero, erano pochissimi i collegamenti diretti.
Insomma per decenni siamo rimasti isolati, nel vero senso della parola.
Fortunatamente, grazie ad una brillante intuizione dell’imprenditore catanese Nino Pulvirenti[1], nel 2002 nasce la compagnia aerea siciliana low cost WindJet, che grazie alla piena libertAi?? di progettazione delle tratte, al basso costo dei biglietti, si sviluppa in maniera impressionante[2], colmando in buona parte quel gap in materia di trasporto, di cui soffrono atavicamente i siciliani(e non solo)
E non A? una coincidenza che questa compagnia aerea siciliana si sviluppa proprio all’inizio della forte crisi che ha colpito Alitalia.
Oltretutto il vento puA? cambiare all’improvviso e bisogna sempre essere pronti ad accorgersene, perchA? un’eventuale epilogo sfortunato per Alitalia non significa automaticamente un vantaggio per la Windjet.
PerchA? se i vecchi proprietari erano piA? o meno tolleranti con gli aerei di Pulvirenti, ciA? non significa che i nuovi non possano mettergli i bastoni tra le ruote.
Fortunatamente l’offerta Air-France A? definitivamente tramontata, infatti con la rielezione del centrodestra A? tornata sul tavolo l’offerta della russa Aeroflot[3], grazie agli ormai noti legami, tra Putin e Berlusconi.
Tale offerta, A? ritenuta da noi la migliore per due motivi:
1) Le enormi riserve di dollari possedute dalla Russia, che dovranno essere convertiti al piA? presto in beni reali, in quanto il dollaro, sui mercati borsistici, si sta svalutando molto velocemente e chi possiede parecchia liquiditAi?? in divisa statunitense non dorme la notte alla ricerca di un modo per libersarsene,
Oltretutto, questa grande disponibilitAi?? economica darebbe all’Alitalia un futuro un pA? piA? roseo.
1) Le enormi riserve di dollari possedute dalla Russia, che dovranno essere convertiti al piA? presto in beni reali, in quanto il dollaro, sui mercati borsistici, si sta svalutando molto velocemente e chi possiede parecchia liquiditAi?? in divisa statunitense non dorme la notte alla ricerca di un modo per libersarsene,
Oltretutto, questa grande disponibilitAi?? economica darebbe all’Alitalia un futuro un pA? piA? roseo.
In ogni caso, l’acquisto dell’Alitalia da parte di Aeroflot era stato da noi previsto e paventato nell’editoriale “CiA? che non riuscAi?? agli inglesi, riuscAi?? a Prodi”
perchA? ricalca perfettamente la linea dell’espansionismo strategico russo nel Mediterraneo, che vedrAi?? il passaggio dell’Italia(e soprattutto del Sud) dall’area di influenza anglo-americana a quella russa.
Ma come sta reagendo a questa intromissione russa, anche nel settore aereo, l’UE delle massonerie?
Malissimo. Da Bruxelles arrivano fulmini e saette nei confronti dell’Italia per via del famoso prestito ponte che il governo italiano dovrebbe concendere all’Alitalia.
Tale misura secondo gli eurocrati, “minerebbe la stabilitAi?? e verrebbe a mancare il principio della concorrenza” in quanto le altre compagnie, private, “non godono degli aiuti di Stato”
E cosAi?? l’Italia A? passibile di sanzioni pecunarie.
Le accuse dell’UE sono in parte vere, peccato perA? che a lanciarle A? in realtAi?? la massoneria anglo-americana, che come ben sappiamo, manovra la BCE e gli organi istituzionali dell’UE.
L’ipocrisia dell’Inghilterra
Non solo, l’Inghilterra risulta l’unico dei paesi fondatori dell’UE a non aver adottato l’euro.
“E il bello della liberalizzazione”, loro si difendono.
Infatti i fessi siamo noi, che abbiamo adottato la divisa comune e che paghiamo i mutui con tassi da usura, grazie alla politica rialzista dei tassi della BCE, mentre in Inghilterra, dove hanno ancora la sterlina(ed una banca nazionale) i tassi li hanno addirittura abbassati.
Oggi gli inglesi, al contrario di noi, pagano delle rate piA? basse.
In Inghilterra, dunque, non hanno l’euro, ma chissAi?? perchA? posseggono il 15,9764% delle azioni della Banca Centrale Europea[7].
CiA? significa che il governo inglese incamera gli utili provenienti dai tassi di interesse sul denaro che la BCE concede in prestito ai governi europei (signoraggio).
Esistono due borse del petrolio al mondo, una si trova a New York e l’altra a Londra.
Gli inglesi non hanno mai accettato la proposta di vendere il Brent in euro, che farebbe risparmiare ai consumatori europei un sacco di quattrini, loro preferiscono venderlo in dollari, per fare un favore ai cugini americani.
Insomma questi inglesi si sono dimostrati di essere europei solo a parole, peggio, sfruttano l’Europa, ma ne rimangono fuori, ben sapendo che cosAi?? come A? strutturata A? una truffa.
Ma questa Europa, in realtAi?? l’hanno progettata loro, i britannici, affinchA? potessero continuare la loro opera di razzia imperial-coloniale di ottocentesca memoria, sotto le mentite spoglie dell’ Unione Europea.
Mentre scriviamo queste ultime righe, apprendiamo da un’agenzia[8] che due compagnie aeree britanniche, la Ryan Air e la British Airways, hanno presentato un’istanza contro il prestito ponte all’Alitalia.
E’ “concorrenza sleale” affermano…
[1] E’ anche proprietario del Catania Calcio, di vari alberghi di lusso e di una catena di centri commerciali.
[2] Ha chiuso il 2007 con piA? di 2,5 milioni di passeggeri trasportati (fonte windjet)
[3] La Repubblica, 18 aprile 2008
[4] Mosca, S. Pietroburgo e Samara (fonte windjet)
[5] Sospettiamo che Pulvirenti pagA? la sua “esuberanza” con il “Caso Raciti” giAi?? accennato nell’editoriale “CiA? che non riuscAi?? agli inglesi, riuscAi?? a Prodi”
[6] Vedi editoriale+video: “Esiste un rischio fallimento per il Credito Siciliano?”
[7] Il Giornale, 17 gennaio 2006
[8] Agenzia Borsa Italiana.Reuters, 24 aprile 2008