Fiore Marro
Volevo andare ma non posso, non devo, non voglio.
di Fiore Marro
Caserta 23 marzo 2015
Ci sono dei momenti in cui la stanchezza, la delusione, il ridursi degli stimoli induce a pensare che forse A? meglio smettere di combattere, troppe complicazioni che, sommate alle difficoltAi?? del momento, spingono a riflessioni non di resa ma di defezione sicuramente si.
De Crescenzo nella sua bella canzone ai???Chiammameai??? a un certo punto canta: ai???quanta galle cantano e stu juorno nun vA? schiarAi??, quanta ciucce arragliano ca se penzano ‘e cummannAi??ai???. Sono queste sensazioni che ti fanno riflettere e magari spingerti a lasciare il campo, a dare spazio al nuovo che avanza e che nuovo…
SAi??, ho pensato seriamente a dimettermi da ai???duosicilianoai???, perchAi?? quello che si sta sempre piA? affermando negli ultimi tempi non mi A? familiare: troppa impertinenza , troppa approssimazione, troppi contrasti, troppe chiacchiere sterili, improduttive da web, chiacchiere che non fanno altro che alimentare confusione in finita in chi legge e, soprattutto, cosAi?? facendo diffondono lai??i??idea che il progetto di ricostruzione identitaria pare finito nelle mani di quattro sbandieratori della domenica, oppure da compagni di merenda fessbucchiani,Ai?? tuttologi della politica ai???fai da teai??? che passano dal grillismo al separatismo moderato, oltre che in situazioni pure simpatiche ma assolutamente folkloristiche, tra una chitarrata al chiaro di luna e un piatto di orecchietteai??i?? Insomma una Babele meridionalista: se questa A? la nuova forma di liberazione delle Due Sicilie, allora non A? la mia battaglia.
Ma, in fondo, anche queste manifestazioni goliardiche potrebbero essere comunque tollerate talvolta, in fondo siamo un popolo che A? alla ricerca perenne della felicitAi??, e se a qualcuno quello che piA? aggrada A? fare le feste e tavolate, non si fa certo male a nessuno.
Forse la reazione A? scaturita dagli attacchi subiti negli ultimi mesi, attacchi alla condizione fisica della persona, che in ogni caso non A? mai stata prassi dei miei detrattori diretti di questi anni, i quali sono si dedicati allo scredito morale (come le accuse di essere amico di camorristi per esempio) ma mai si era arrivato ad attaccarmi per i miei problemi di salute, che purtroppo ci sono. Aggressioni che mi hanno fatto male, proprio perchAi?? dai malesseri fisici non ci si puA? difendere come con le altre cose attribuitemi, attacchi proprio alla parte piA? debole di me, che rendono ancor piA? gravoso convivere con il male.
Attacchi quindi dei piA? viscidi, e non solo al sottoscritto: aggressioni come quella che ha visto approfittare, per esempio, di un malanno serissimo accaduto a un leader dei CDS, per scaraventarci fuori da un evento cui ci siamo sempre dedicati con passione, fa riflettere sullo stato delle cose per cui ci battiamo. No, questa non potrebbe mai essere la mia lotta, questa A? roba per caimani, non per me.
Per giorni e giorni interi ho provato a comprendere perchAi?? continuava a frullarmi in testa l’idea di gettare la spugna, di mollare, e per lo piA? ho attribuito stesso le motivazioni di questo momento negativo anche a me e al mio metodo aggregativo, forse non piA? di moda. La mia personale spossatezza e voglia di lasciare mi hanno indotto a comunicare a tutti gli amici e collaboratori questo stato dai??i??animo, suscitando tra lai??i??altro il dispiacere dei piA? e la reazione dei molti che hanno voluto dimostrare, con le loro azioni sul territorio da Civitella a Palermo, da Salerno a Milano, da Caiazzo a Cervinara,che nonostante tutto la lotta non si deve abbandonare e che in questa battaglia non sono e non sarA? mai da solo.
Grazie per il vostro attestato di affetto, per la vostra stima nei miei riguardi; grazie davvero a tutti voi, che mi avete riempito di abbracci calorosi e di pacche sulla spalla in maniera cameratesca.
La battaglia continua sempre e con una consapevolezza ancora piA? forte, nonostante le iene, nonostante le infamie, nonostante i tradimenti.
Forza e onore.
3 Comments
Caro Fiore,
dal tuo giustissimo rimbrotto non capiamo verso chi si rivolge: chi è la persona che cerca di affossarti? Ti ricordo che vincono sempre i caimani più feroci e aggressivi, non gli addomesticabili. Solo nei films i buoni vincono sempre, ma la realtà, sappiamo essere diversa.
Che ti si attacchi politicamente o culturalmente si può anche capire, ma sulla salute…è peggio che sparare sulla croce rossa.
Ricordi la statua di S. Gennaro quando a Napoli fu declassato a santo di serie B?
Qualcuno scrisse sulla base della statua: S. Gennà…fottatenne!
Dico a te la stessa cosa, caro amico: fottatenne, ricodantoti un antico nostro proverbio:
sputa ‘ncielo ca ‘nfaccia te vene!
Vorrei dirti: facci il nome di questa “magnifica” persona, almeno sapremo da chi guardarci. Si scatena un parapiglia? Allora ti ripeto: fottatenne!
Un cordiale abbraccio.
Pino de Gennaro
Farò così, come quel messaggio a San Gennaro. Grazie per le tue parole che sono di conforto.
Presidente, ti capisco il web però e popolato da gente peggiore di quella che si trova nei rapporti diretti. Sii forte e pensa alla salute per prima cosa. Franco Nocella non lo fece così ho perso un grande amico come te e le Due Sicile persero un grande combattente come te.