Carmine Posillipo.
Il prodotto di S. Leucio, A? oggi lai??i??espressione piA? pregiata della produzione nazionale dei tessuti in seta per arredamento. I prodotti hanno motivazioni sia di origine classica, quanto di stile moderno. Lai??i??originario setificio operava con operai serici provenienti da tutta Europa ed in particolare dalle scuole francesi, collaborando con altri setifici napoletani. Alla chiusura del polo serico, dopo il 1860 la concessione fu affidata ad una famiglia francese che ne reintrodusse la produzione nel mercato parigino per una clientela raffinata ed esigente.
Pian piano piccoli imprenditori contando sulla esperienza artigianale locale maturata nelle seterie borboniche reintrodussero la produzione di tessuti, per la realizzazione di corredi, copriletti e arredamento sacro. Le crisi economiche di inizio secolo e le due guerre mondiali perA? stroncarono molte di queste realtAi??, solo negli anni settanta si ebbe una significativa ripresa, ma solo di aziende di piccole dimensioni. La filiera di acquisto delle attrezzature e dei filati nonchAi?? la vendita dei tessuti si incentra su editori del nord che aumentano i loro profitti rendendo spesso antieconomica la produzione. La produzione, infatti, negli ultimi anni sta attraversando un periodo di crisi, dovuta agli alti costi di produzione.
Oggi sopravvivono piccole aziende di manifattura, che grazie alla professionalitAi?? dei loro laboratori artigianali, continuano la tradizione secondo le antiche tecniche di lavorazione dei tessuti. La MtL, Manufatti tessili Leuciani continua la tradizione proponendo, soluzioni dai??i??arredamento tessile per interni ed esterni utilizzando prodotti dei setifici leuciani quali: tendaggi, coperte, tovaglie, cuscini, arazzi ecc. esegue inoltre lavorazioni classiche e moderne di tappezzeria su divani, poltrone, sedie secondo le antiche regole dellai??i??arte di San Leucio, contribuendo a tramandare questa antica tradizione.
E’ questo Real Sito, una Colonia d’Artisti stabilita nel 1789 dall’Augusto FERDINANDO per promuovere fra noi la manifattura della seta emulando in cosAi?? nobile impegno il famoso Ferdinando I d’Aragona, il quale molto si adoperA? ad introdurre nel regno di Napoli questa sorta di lavoro. Ferdinando Patturelli, 1826