Ai??A? un mese ormai, da quando ci siamo ritrovati a Napoli per la commemorazione della Regina Maria Sofia, nel 90Ai?? anniversario della sua morte. UnAi?? bellissimo momento, dove grazie al prof. Erminio Di Biase e al Presidente Fiore Marro, Ai??abbiamo potuto ricordare la vita e le gesta dellai??i??eroina di Gaeta, e allo stesso tempo abbiamo potuto costituire ufficialmente la Fondazione ai???Francesco II di Borboneai???. Personalmente ho sempre pensato che non poteva esserci momento piA? bello per questai??i??inizio, proprio tenendo conto che lai??i??Augusta Regina fino alla sua morte ha tenuto vivo non solamente la memoria di questo nostro Regno, ma dello stesso Re Francesco II, che continuava ad essere vivo nel suo cuore di moglie.
Ai??Poi in quella stupenda e Ai??suggestiva BasilicaAi??di Ai??Santa Chiara, dove si trova il Sacrario che conserva i sepolcri dei nostri Sovrani di Casa Borbone delle Due Sicilie, proprio sulla tomba di Re Francesco, al Ai??termine della Celebrazione della Santa Messa, io, don Luciano Rotolo e Pantaleo Losapio, Ai??abbiamo firmato l’atto di costituzione della Fondazione “Francesco II di Borbone”.
In questo primo mese di vita abbiamo incontrato e sentito tante persone, avuto tante conferme di approvazione e di adesione, sia telematicamente che personalmente, abbiamo organizzato incontri e momenti di preghiera, ci siamo attivati in momenti di solidarietAi?? e caritAi??, senza bisogno di promulgarli al vento,Ai?? abbiamo partecipato, invitati, all’incontro della Santa Messa della Guardia d’Onore, a quello dell’Ordine Costantiniano, al bellissimo Convegno di Gaeta, dove, grazie anche
allai??i??interessamento di Fiore Marro e di Gennaro De Crescenzo, presidente del MovimentoAi??dei Neoborbonici, per ben due volte abbiamo potuto presentare ufficialmente a tutti i convenuti la nostra Fondazione. Ai??
I giorni di Gaeta resteranno nel cuore: per il luogo prezioso che rimembra in maniera speciale le gesta eroiche e coraggiose di Francesco II e di Maria Sofia, di tutti gli ufficiali e soldati, che con abnegazione hanno saputo offrire, soffrire e anche morire per la Patria delle Due Sicilie; per le cose interessanti ascoltate e vissute; per gli incontri con tanti amici e persone, con le quali condividiamo amore, passione e ideali per la nostra terra.Ai?? In quel di Gaeta siamo stati felici di salutare il caro Giovanni Salemi, presidente dellai??i??Istituto storico delle Due Sicilie, Ai??che sempre ha mostrato verso la mia umile persona simpatia e stima; il dott. Giuseppe Catenacci, degli ex allievi della Nunziatella, che sin da quando mi ha regalato la biografia di Re Francesco attende lai??i??evolversi del nostro progetto; lai??i??avv. Ciufo, Vicario Delegato del Sacro Ordine Costantiniano del Lazio, sempre cordiale e gentile; e tutti i numerosi convenuti.
Resta speciale e privilegiato il momento vissuto allai??i??interno del Convegno, Ai??grazie al dono prezioso che hanno voluto fare a me e a don Luciano, Mons. Giuseppe Sparagna, Vicario Generale della Diocesi di Gaeta, e lai??i??avv. Sevi Scafetta,Ai?? uno dei principali organizzatori del Convegno, Ai??facendoci celebrare una Santa Messa nella bella e commemorativa Cappella d’oro di Gaeta, dove avvenne lai??i??apparizione della Vergine Immacolata al Beato Pio IX, esule proprio in quella cittAi??, ospite di re Ferdinando. Nella sacra celebrazione,Ai?? proprio alla Vergine Immacolata e al BeatoAi?? Pio IX, insieme alla Beata Maria Cristina e a Francesco II,Ai?? abbiamo affidato la nascente Fondazione e tutti i suoi membri attuali e futuri.Ai??
Certo tutto quello successo in questo primo mese A? stato bello, e non avrei mai pensato che questa intuizione della Fondazione, nata dopo la bella celebrazione di Arco il 27 dicembre 2014 organizzata dallai??i??amico Pantaleo, avesse ricevuto Ai??tanta condivisione reale. Questo ci conferma che davvero questa Fondazione A? dono della Provvidenza. Sin dal principio abbiamo voluto che questo progetto non partisse senza il crisma di chi oggi A? realmente e concretamente il simbolo vivente della storia delle Due Sicilie e della Famiglia Borbone Napoletana, Sua Altezza Reale il Principe Carlo, Duca di Castro, il quale sin dal nostro incontro con lui a Napoli,Ai?? ha dimostrato interesse, condivisione e disponibilitAi?? a seguire questa nostra intuizione. Ai??Noi siamo contenti di camminare con la storia borbonica di ieri e di oggi.
E proprio con questa volontAi?? che uno degli scopi della Fondazione A? anche Ai??quello Ai??di essere Ai??il contenitore dove possano ritrovarsi tutti coloro che si riconoscono in questa linea, e che si possa trovare,Ai?? nel confronto e nel dialogo,Ai?? lai??i??unione dei cuori e delle menti, allontanandosi dalleAi?? polemiche, daiAi?? rancori, dalle divisioni, dalle presunzioni, imparando proprio da Francesco II, che ci ha lasciati un monito importante: <<ai??i?? ai miei amatissimi popoli, ai miei compatrioti [ai??i??]Raccomando loro la concordia, la pace, la santitAi?? dei doveri cittadini. [ai??i??]Ai?? Non vi lasciate sorprendere dagli eventi, e soprattutto, quando suonerAi?? lai??i??ora della liberazione e della riparazione, che questai??i??ora non vi trovi divisi>>.
In questa felice occasione, allora, innanzitutto un grazie a tutti quelli che ci hanno sostenuto e incoraggiati. Poi invito ad aderire numerosi e a promuovere questo nostro progetto, certi che sarAi?? il progetto di tutti quelli che si sentono parte dellai??i??unica casa delle Due Sicilie. Ai??
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E’ l’esempio di queste nobili figure che deve guidarci nella nostra azione. Il nome ed il simbolo dei Borbone deve essere l’unico indirizzo delle nostre speranze. La storia è con noi. FRANCO SACCONE