Marro (CDS) contro Giletti, quando un decreto dei Borboni rese Napoli la cittAi?? piA? pulita dai??i??Europa
SAN NICOLA LA STRADA ai??i?? ai???Massimo Giletti, il conduttore della RAI, sa fare egregiamente il proprio mestiere di istigatore e aizzatoreai???. A? quanto ha affermato Fiore Marro, Presidente Nazionale dei Comitati delle Due Sicilie (CDS), movimento duosiciliano, commentando lai??i??intervista di Giletti nel corso della trasmissione televisiva dell’Arena, talk show pomeridiano della domenica dove ad un certo punto, mentre, nella discussione sui macroscopici problemi di alcune metropoli italiane, per esempio la lacunosa nettezza urbana, ha espresso un pensiero su Napoli, condiviso dalla stragrande maggioranza perfino dei napoletani. Questo (cito testualmente): ai???Iniziate a fare andare avanti la vostra cittAi??, e mettetela a posto perchAi?? in vari punti A? indecorosa, abbandonata a se stessa. Chi esce dalla stazione centrale trova nei dintorni vicoli pieni di rifiuti, e i cittadini onesti sono sempre in attesa che vengano pulitiai???. ai???Un triste destino quello di una cittAi?? come Napoli, vista dal mondo intero come una cittAi?? sporca e piena di rifiutiai??? ai??i?? ha commentato Marro ai??i?? ai???quando pochi secoli fa essa era considerata come la piA? pulita dai??i??Europa, simbolo di ordine e la prima a fare la raccolta differenziata e ad insegnare alle altre popolazioni italiane lai??i??uso del bidet, assolutamente sconosciuto, ad esempio, ai savoiardi piemontesiai???. Non ci sta lai??i??esponente duosiciliano a far passare il pensiero di una Napoli ai???puzzolenteai??? di cui molti ai???nordistiai??? si affidano al detto ai???Vesuvio faai??i?? tuai???, augurandosi una eruzione peggiore di quella che distrusse Pompei. Le prime ordinanze nel meridione si ebbero nel lontano 1330, quando nella cittAi?? di Palermo vennero esposte delle ordinanze relative alla pulizia dei luoghi pubblici ed obbligavano i bottegai a mantenere in ordine gli spazi davanti ai loro locali. ai???Ma nel XIX secoloai??? ai??i?? ha aggiunto Marro ai??i?? ai???con un decreto nr. 21 del 3 maggio 1832, firmato dal prefetto della polizia di Napoli, Gennaro Piscopo, si ebbero le prime pene detentive per i trasgressori. Il Re Ferdinando II di Borbone, fu il primo ad ordinare la raccolta differenziata, con il suddetto decreto che obbligava di mantenere lai??i??igiene sulle strade. Il prefetto diede disposizioni in merito, scrivendo nel testo che ai???Tuttai??i??i possessori, o fittuarj di case, di botteghe, di giardini, di cortili, e di posti fissi, o volanti, avranno lai??i??obbligo di far ispazzare la estensione di strada corrispondente al davanti della rispettiva abitazione, bottega, cortile, e per lo sporto non minore di palmi dieci di stanza dal muro, o dal posto rispettivo e che questo spazzamento dovrAi?? essere eseguito in ciascuna mattina prima dello spuntar del sole, usando lai??i??avvertenza di ammonticchiarsi le immondezze al lato delle rispettive abitazioni, e di separarne tuttai??i??i frantumi di cristallo, o di vetro che si troveranno, riponendoli in un cumulo a parteai???. Poi aggiungeva che ai???Dovranno recarsi neai??i?? locali a Santa Maria in Portico, dove per comodo pubblico trovasi tutto ciA? che necessitaai??? ed inoltre il divieto ai???di gettare dai balconi materiali di qualsiasi naturaai???. Come si legge nel Regio Decreto nr. 21, le autoritAi?? si ponevano il problema della spazzatura, obbligando la popolazione alla raccolta differenziata, in particolare quella del vetro. Insommaai??? ai??i?? ha, infine, concluso Marro ai??i?? ai???giAi?? allora si faceva unai??i??importante riflessione sul problema dellai??i??accumulo di immondizia, e come evitare di far confluire i rifiuti in un unica discarica. A tal proposito vale la pena ricordare lai??i??ammirazione dello scrittore ed erudito Goethe, quando nel 1787, durante il suo viaggio in Italia, rimase stupito per il riciclo degli alimenti in eccesso che si attuava tra la zona di Napoli e le campagne intorno (lai??i??attuale ai???Terra dei Fuochiai???). Circa duecento anni fa, quindi, una legge borbonica aveva risolto il problema dei rifiuti, che oggi invece sembra essere insormontabile, oltre ad essere diventata una questione che riguarda lai??i??intera nazioneai???.
Nunzio De Pinto
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Troppo clamore per una trasmissione televisiva, condotta da un giornalista che fa unicamente il suo mestiere.Napoli è sempre al centro dei media, sovente solo per mettere in luce alcuni aspetti negativi con lo scopo di danneggiarla. Io gradirei di più se venisse dato più visibilità a quanto hanno detto personaggi di grande statura artistica che hanno esaltato Napoli, cito Riccardo Muti e il compianto Marcello Masroianni. Il maestro Muti nell’ottobre 2011, fece un grande discorso identitario dinanzi ai Reali di Spagna, in occasione del ritiro del Premio per le Arti “Principe de Asturias”. Desidero dare risalto alle sue parole, riportando un breve passaggio del suo intervento:”tutti stasera stiamo dicendo grazie alla Spagna, ma io devo dirlo anche perchè sono Napoletano ecco, voi avete riso. Quando io ero ragazzo e abitavo a Napoli, quando mia madre mi diceva…..vai a comprare il prosciutto o il salame a via Roma, non diceva via Roma ma vai a via Toledo nei quartieri Spagnoli e il Teatro San Carlo…il Real Teatro San Carlo che è, non perchè lo dica io, ma perchè lo dice tutto il mondo, mi dispiace, ma è il più bel teatro del mondo, fu costruito per volontà di Carlo III di Borbone, questo significa che il rapporto tra Napoli e la Spagna è stato un rapporto estremamente importante, forte e significativo.”
Del grande Mastroianni desidero ricordare alcune frasi di una sua ultima intervista:” io amerei vivere su un pianeta tutto Napoletano, perchè so che ci starei bene, Napoli va presa come una città unica, molto intelligente, Napoli è troppo speciale non la possono capire tutti”. Io aggiungo tanto meno il sig. Giletti, giornalista della televisione pubblica, chiedo scusa mi sono sbagliato, del disservizio pubblico.
Forza e Onore!
Rino Cuomo