Caserta un fiume carsico inarrestabile.
di Fiore Marro
Caserta 11- 11 ai??i?? 2013
Finalmente anche la borghese, ai???chiusaai???, settaria, nera, refrattaria Caserta si A? destata dal torpore che lai??i??attanaglia da sempre, da quel lontano male oscuro di 153 anni fa, quando colpevolmente si consegnA? nelle mani del duce Garibaldi per poi appisolarsi quasi come pegno per la colpa del suo tradimento.
A chi dare merito della riuscita manifestazione se non alla chiesa su tutti, alla vituperata, maltrattata chiesa di Cristo, quella che viene spesso e volentieri messa alla gogna attraverso attacchi ben mirati, come le foto taroccate di Papa Benedetto in abiti di giovane nazista, ora aggredita per questioni di tasse, talvolta a giusta ragione come nel caso di preti disgraziati che commettono amenitAi?? e atti squallidi.
In questo caso che A? segno di positivitAi?? perA? ho scorto, poca propensione da parte dei media ad esaltarne il gesto, pare sia passata in un assordante silenzio a parte quei coraggiosi giornali e cronisti autoctoni che avranno di certo gioito nel vedere questo fiume carsico inarrestabile che si A? celato per troppo , lungo tempo ma che ora A? riapparso forte, coeso e rigoglioso, in tutto il suo forte senso di appartenenza al territorio.
Eravamo in 30.000 e forse piA?.
Nessun colore politico, nessun sindacato politicizzato, nessun ai???compagnoai??? pronto a sfruttare il momento di protesta , nessuna bandiera di partito ma solo cittadini consapevoli, arrabbiati e pronti a tutto pur di fermare questo scempio alla terra, alla vita e al futuro.
Un momento finalmente positivo, per questa mia amata terra, saccheggiata, umiliata, avvelenata dai suoi stessi figli, i peggiori, ora travestiti da camorristi ora da politicanti da quattro soldi asserviti a quelle industrie del nord e dellai??i??Europa che ci hanno inondato di veleni scambiando il territorio come una pattumiera dei veleni .
Un grido alto, forte, che ha fatto tremare i polsi e ribollire finalmente il sangue nelle vene.
Una volontAi?? di dire basta, basta, basta!!! Basta al sopruso, al silenzio.
Come esponente ai???identitario e ai???borbonicoai??? non posso altro che gioire di questa nuova ventata di ottimismo e di volontAi?? di essere protagonisti e non spettatori del nostro futuro e del futuro di quelli che verranno.
Eravamo presenti nella doppia veste di presidente dei CDS accompagnati da Chiara Foti e come collaboratori del progetto politico di Insorgenza Civile capitanati per lai??i??occasione da Lorenzo Piccolo.
Presenti perchAi?? noi non siamo solo protesta o cultura a se, siamo cittadini attivi di questo mondo con lai??i??idea e la speranza di ridare una speranza diversa che arriva da lontano, di quando si era culla di cultura si ma anche di benessere e di vitalitAi?? positiva.
Quella croce nuda deve essere la svolta per un mondo migliore.
Un grande forte abbraccio ai nostri cari ai???preti di frontieraai??? don Antonello Giannotti, don Oreste Farina e soprattutto don Maurizio Patriciello sempre presente e sempre attivo per il bene del nostro popolo e a tutti gli altri sacerdoti e uomini di chiesa che hanno fatto in modo che la manifestazione di sabato 9 novembre 2013 abbia avuto un grande riscontro.
Forza e onore.
2 Comments
Io non c’ero e di conseguenza dovrei stare zitto,ma non posso fare a meno di plaudire ancora una volta alla volontà e allo spirito di iniziativa dell’amico Fiore.Giusto e ben detto tutto quanto ! Quello che mi auguro è che la grande maggioranza dei partecipanti a quella “marcia”,sia stata consapevole del fatto che queste tristi cose che sono accadute,sono anch’esse in qualche modo legate agli avvenimenti ,mai sufficientemente criticati,del 1860 quando perdemmo il riferimento principale, nostra guida e con Esso l’identità di popolo libero e sovrano ,quando cioè perdemmo la nostra vera Patria.E spero che così vedano le cose anche quei Sacerdoti che sono stati citati come presenti e che vanno lodati per essere stati,nel rispetto della tradizione antica della Chiesa,con il popolo e in mezzo al popolo.
Sempre lucido e sempre chiaro il mio mentore. Grazie a te don Gianni Salemi.