Complimenti alla nuova Italia dei Grillini, ma non dei Duosiciliani, questo sia chiaro.
Di Fiore Marro
9 marzo 2018
Ho preferito far passare la nuttata prima di prendere carta, penna e calamaio, perchè la situazione è davvero nuova, stuzzicante, uno scenario moderno per quel che concerne la cartina geografica della politica italiana, un cambiamento forte, potente, rimbombante, che però ha, come capita quando scoppia una bomba, comunque lasciato sul terreno, distesi, morti, feriti e frastornati. Anche stavolta quelli più numerosi sono risultati i duosiciliani.
Una vittoria larga, quella dei 5 stelle, che solo uno stolto non può riconoscergli, a sud soprattutto, frantumati record, ancora più di quelli che Maurizio Sarri ha polverizzato con il Calcio Napoli, addirittura in Sicilia ci sono più seggi a loro disposizione che candidati di Lista, annientate roccaforti mafiose, camorriste, isole felici del malaffare politico, insomma un’onda nuova, uno tsunami che ha travolto il vecchio, antico, obsoleto sistema politicante. Una gioia per chi come il sottoscritto ha da sempre combattuto il sistema Italia, quello che da 157 anni avversa, annichilisce, mutila, l’intero popolo delle Due Sicilie, sotto il giogo tosco padano,allora perchè non gioire di tutto ciò si chiederà il lettore, perchè, Perchè resta comunque sempre e solamente una grande vittoria italiana, rimane un cambiamento interno al Paese, che ci tiene sotto occupazione da un secolo e mezzo, perchè è proprio questo che sta sfuggendo ai più dei Nostri, a quelli che continuano a sentirsi figli del Vesuvio, dell’Etna, del Borbone e dei Briganti, e non si ritengono italidioti, ma che si sono riscoperti da tempo come popolo borbonico, napolitano, duosiciliano.
Perchè sentirsi partecipi di una vittoria come questa, scambiandola per una vittoria duosiciliana A? aberrazione, peccato, perchè mi chiedo se è così, come leggo sulle pagine di taluni Patrioti, che questa vittoria grillina è una vittoria identitaria, dove sono i leader delle Due Sicilie? Dove sono i De Crescenzo, gli Aprile, i Marro, gli Spina, gli Esposito, i Dicè, i Tassone, i Ciano? Non mi pare di scorgere tra i nuovi senatori e deputati del movimento grillino alcunchè di questi nomi o sbaglio? Ma davvero c’è e c’era l’idea di rifare le Due Sicilie da parte di costoro? E come la vogliono intraprendere questa strada se, all’interno loro stesso, non hanno dato spazio e tenuto assolutamente conto di nessuno di quelli che ho sopra nominato, con tutto lo spazio che tra l’altro c’era (vedi i seggi in Sicilia)? A me pare che ci siano delle anomalie, ma si sa io sono il solito guastafeste, quello tignoso, quello che sta sempre sul chi va là, il solito rompiscatole incazzato.
La nostra gente è così accecata, disperata, speranzosa, che ha non assolutamente tenuto conto di questa situazione, così cieca che subito dopo le elezioni invece di analizzare, si è lasciata andare alla più smodata delle contese interne identitarie, assisto basito, oramai da giorni, allo stillicidio tra duosiciliani, che se ne stanno dicendo di tutti i colori, strattonandosi incredibilmente, dandosele di santa ragione, per questioni italiote. Il fallimento assoluto della lotta identitaria, non siamo un partito ma neanche più una nazione, siamo solo utopia… forse.
Quale vittoria dunque per le Due Sicilie? Se non l’ennesima dispersione di unità umane, quale peccato mortale abbiamo mai fatto che come unica soluzione a ogni passo, la nostra comunità si ritrova periodicamente a fare da Caino e Abele per il gusto del Serpente Italia? Dio ci hai lasciato di nuovo, perchè?
Mi auguro che non sia l’ennesima truffa ai danni del Sud, non sarebbe giusto, non per tutti, perchè assieme ai Nostri ci sono pure quelli che di sicuro hanno votato per il miraggio del cosiddetto Reddito di Cittadinanza, voti dati per questo motivo, ma quasi 11 milioni di voti, non possono essere bollati solo per questa ragione, capisco alcune reazioni smodate, contro le false notizie che stanno ultimamente inondando la rete, rabbia che esplode perchè i voti identitari nascono dalla scelta per il cambiamento, la speranza di un Mondo Nuovo, che nulla tiene a che vedere con questa bagatelle di Bari, Palermo o Giovinazzo, di cui tutti i media parlano. Spero per tutti loro non sia una delusione questa loro scelta di campo, una scelta di campo che però dice a tutti noi che in questi anni abbiamo capitanato movimenti e partiti che per adesso dobbiamo metterci in un cantuccio e tacere.
Forza e onore.
6 Comments
Nulla di nuovo sotto il Sole, l’altro ieri gli Aragonesi, ieri i Savoiardi con Garibaldi, oggi i 5stelle con Grillo. Il popolo festeggia il nuovo messia, che propone sempre la stessa politica di AIUTI al popolo, oltre a libertà ecc. ecc. Oggi hanno promesso il reddito di cittadinanza, cioè soldi gratis senza un lavoro che li produca. Ma quando maturerà questo Sud?
Purtroppo e’ la distorsione della storia indotta dai partiti… I quali, guarda caso, mirano tutti Al potere insediandosi a Roma, come fecero I Savoia, e prima ancora Napoleone incoronandone il figlio, e poi Mussolini con la sua marcia da Milano, e dopo I traffici sporchi in Russia e Jugoslavia i cosiddetti resistenti nostrani con referendum truccato vi insediarono una repubblica facendo finta tutti di essere democratici, almeno sulla carta, dove invece oltre le cose ovvio,
Avevo, dalla prima ora, notato il giallo quasi coprente il Regno delle due Sicilie;
cioè l’Italia della disoccupazione.
È facile abbindolare col reddito di cittadinanza.
Io ho votato Lega, per il programma economico, che il m5s non ha, e per le
autonomie delle regioni; quando sento “autonomia”, sento il profumo
del mio Regno.
Bravo Fiore ,
la tua analisi la condivido. Non so se nascerà un governo a guida 5 stelle , ma è un fatto molto positivo che un’intero popolo voti all’unanimità un partito. Bollare il voto per il reddito di cittadinanza è errato. Hanno votato 5 stelle tutti i ceti sociali del sud. Adesso devono fare i conti con l’annosa questione meridionale e noi sorveglieremo . Per quanto concerne l’alternarsi di dinastie che nei secoli hanno governato il sud , queste erano legittimate o dal volere dei potentati europei o imposte con la forza. Il libero voto democratico è tutt’altra cosa .
…oltre le cose ovvie sancirono quelle che non hanno mai realizzati: l’autonomia delle regioni… e non averla messa in atto accentrando tutto il potere Al massimo a Roma, la resero la causa prima di tutti i mali, portando alla conseguenza piu’ nefasta la maledetta unita’ del 1861.
Speriamo che si cominci a rendersene conto e prima di una nuova disfatta si cominci a porvi rimedio…
Forse non partendo dai politici insediatisi sugli scranni, ma dai cittadini consapevoli sparsi nei territori perche’ si intraprenda un nuovo percorso, teso alla valorizzazione delle infinite potenzialita’ dei popoli di questa raffazzonata Italia romanocentrica sempre piu’ chaotically e…dispotica.
E’, vero, hai ragione: avevamo questi popò di “leader” che hai rigorosamente elencato e non ne hanno tenuto conto, li hanno ignorati… E’ un’indecenza, una vergogna!