Castel San Giorgio – due serate all”insegna dell”identitarismo Duosiciliano.
Nella prima serata, quella di domenica 5 agosto, si A? tenuta una riunione programmatica dei CDS a Villa Calvanese, durante la quale A? stato consegnato il mandato di rappresentanti CDS a Lucia Lapenna per la provincia di Avellino, a Luca Amabile per la sezione di Castel San Giorgioe infine a Massimo Cuofano per Salerno e provincia. In seguito ha avuto luogo il convegno-dibattito dal titolo “Ci chiamarono Briganti”.
La seconda serata invece A? iniziata al suono di canzoni come “Sona Carmagnola” e “Brigante se more”, melodie che hanno richiamato in piazza l”attenzione di una folla numerosa che ha preso posto sulle sedie messe a disposizione, per assistere al film-documentario “La terra dei Borbone”. La piazza era talmente piena, che i posti a sedere non sono bastati per tutti coloro che hanno mostrato interesse per l”evento. Nel discorso di prefazione al film sono intervenuti Pino Marino e Giuseppe Quartucci di Daunia Due Sicilie e poi il confermato responsabile dei CDS Salerno, Massimo Cuofano. Come ha fatto notare Biagio Salvati, Segretario generale dei CDS di Castel San Giorgio, “serata senza Pino Aprile ma non senza Fiore Marro“. Il Presidente Nazionale dei Comitati Due Sicilie ha infatti preso parte alla serata dichiarandosi molto soddisfatto della riuscita dell”evento e ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione con le seguenti parole: “I due giorni di Castel San Giorgio organizzati dalla sezione locale dei CDS sono andati bene oltre ogni piA? rosea previsione. Sia il convegno che la proiezione del film “La terra dei Borbone”, hanno avuto una folta presenza di pubblico e ampi consensi da parte di tutti i presenti. Un grande bravo va alla banda di Briganti di Castel San Giorgio e un grazie da parte mia a nome di tutti i CDS. Colgo tra l”altro l”occasione, per salutare il neo responsabile per la zona di Scafati del nostro Movimento, l”amico Carmine Di Somma. Grazie per l”adesione e benvenuto a bordo dei Comitati Due Sicilie.”
Chiara Foti