PiA? che soddisfacente, il risultato della rassegna ai???il sito raccontaai??i?? un libroai???. La manifestazione ha calamitato lai???attenzione della stampa regionale vedendoci recensiti durante tutto lai??i??arco temporale della manifestazione sulla carta stampata e sui portali News regionali. La rassegna A? stata pretesto per un viaggio temporale nelle nostre terre partendo dal 1860, fatidico spartiacque tra un florido stato e lai??i??inizio di una inarrestabile emigrazione. La scelta del periodo, cosAi?? come quella dei testi presentati, non A? stata certamente casuale. Il viaggio parte dal regno delle due sicilie, ovvero da quando Napoli era una delle piA? importanti capitali europee, e Caserta, ovvero Terra di Lavoro la provincia piA? importante, piA? grande e produttiva del regno.
Il regno delle Due Sicilie, vantava numerosi primati, tra gli stati europei, aveva sul territorio industrie di ogni sorta quali; Ferriere (Mongiana, Ferdinandea) fabbriche di armi, industrie metalmeccaniche con produzioni di locomotori e carrozze ferroviarie, oggetti di ferro e acciaio di ogni genere, (Pietrarsa); lanifici e pantalonifici, cartiere come quelle della zona di Sora allora Terra di Lavoro, seterie (San Leucio), industria navalmeccanica di Castellammare e Napoli dove sono state realizzate la prima nave a vapore dell’Europa (1818) ed il primo Transatlantico a vapore d’Italia (1854). Conseguentemente il regno vantava in Europa,la seconda flotta mercantile e la terza flotta militare. Nel 1781 fu adottato il primo codice Marittimo Italiano ai???Codice De Jorioai???. Il regno per la politica di difesa del territorio realizzA? opere di bonifica come i regi lagni. Nel regno inoltre vigeva una bassa mortalitAi?? infantile per la tutela della salute pubblica, infatti era allai??i??epoca, in percentuale, altissimo il numero dei medici per abitanti. Le condizioni dei poveri, per la presenza di istituzioni, quali lai??i??albergo dei poveri o dei monti di pegno e frumentari erano particolarmente mitigate. Esisteva una cassa pensionistica e le maestranze napoletane erano tra le piA? specializzate al mondo tanto da realizzare opere uniche nel loro genere come il primo ponte sospeso in travata unica dai??i??italia ai???ponte in ferro sul Gariglianoai??? o il primo traforo ferroviario al mondo ai???Passo dellai??i??Orco, Codolaai???, i ai???ponti della valleai??? con la campata piA? lunga che allora esistesse. Anche nel mondo dellai??i??arte i Napoletani erano i piA? stimati in campo europeo ( vedi scuola di Posillipo).Dove A? finito tutto ciA? dopo il 1860? Durante le quattro giornate della rassegna, sono emerse, partendo dalla lettura dei testi presentati, preponderanti alcune motivazioni storiche che hanno ridotto allai??i??oblio la coscienza civica dei meridionali. Innanzitutto i poteri economici delle regioni del nord hanno ridotto il sud ad un mero mercato per il consumo dei loro prodotti ed in taluni casi il sud A? utilizzato come bacino per la manodopera delle aziende settentrionali. Si pensi, quanto costa alle nostre regioni un cittadino dalla nascita allai??i??etAi?? del lavoro, pensate allai??i??assistenza medica, allai??i??istruzione, ed una volta arrivato al momento di diventare produttivo A? costretto ad emigrare e quindi pronto alla produzione per le aziende ed i capitali del nord. Le attivitAi?? produttive del sud, viceversa sono costrette a confrontarsi con ambienti fortemente degradati e quando riescono comunque ad emergere vengono affossate dal ai???quarto potereai??? i media nazionali. Emblematico A? il caso della mozzarella alla diossina, che invece i controlli effettuati, hanno completamente scagionato. Anche la cultura A? stata devastata dalla logica di contrapposizione nord/sud, molti importanti artisti Napoletani sono costretti a spostarsi a Milano per poter assumere il rilievo che gli compete, non meglio A? andata ai vari Gigante, Mondo, Fischietti che sono stati completamente ignorati dalla storiografia ufficiale, cosAi?? come, grandi pensatori ed artisti quali Giordano Bruno e Salvator Rosa hanno trasmesso a stento la loro memoria nonostante la grandiositAi?? delle loro opere o del loro pensiero. Le conclusioni hanno evidenziato la necessitAi?? di prendere atto e coscienza delle nostre potenzialitAi??, cosAi?? da non essere contigui, innanzitutto alla criminalitAi?? organizzata, con i nostri silenzi, e di squarciare la rete viziosa che ci tiene segregati a cittadini di serie B. In finale A? emersa lai??i??esigenza di vedere le cose anche da unai??i??altra angolatura, spesso questo nuovo punto di vista puA? essere un libro, una poesia addirittura una canzone non giAi?? di letterati o esimi scrittori, ma anche di persone del ai???volgoai??? ovvero del popolo che conoscono da un altro punto di vista la nostra vita. Un caro ringraziamento a quanti hanno collaborato alla realizzazione della manifestazione.
Carmine Posillipo
Segretario CDS Caserta- Terra di Lavoro