Prosegue il suo iter di presentazioni il libro di Nunzia Sannino “Due Sicilie in breve”, Giammarino editore, scenario dell’evento questa volta sarà la meravigliosa città di Portici, presso Villa Fernandez, in Via Armando Diaz, 144, venerdì 7 giugno 2024, ore 18:00.
Il prestigioso parterre dei relatori prevede la presenza del nostro presidente nazionale Fiore Marro.
Il prezioso piccolo volume della signora Sannino, dama di merito dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, è generato dal suo profondo interesse per il territorio del Mezzogiorno, in termini di promozione sociale, di sviluppo economico, di recupero dei siti culturali e d’arte e soprattutto di rivalorizzazione delle tradizioni e della verità storica.
Libro presenta, nell’ambito delle pubblicazioni meridionaliste, una sua specificità, singolarità, unicità, in quanto l’autrice ha pensato, con la scrittura di questo testo, di rispondere a due aspettative, a due attese, di sopperire a due mancanze da lei individuate.
La prima riguarda i giovani, anzi giovanissimi, bambini e preadolescenti, a cui nessuno aveva pensato di destinare un libro che suscitasse in loro l’interesse verso la storia del proprio territorio.
Questo è il primo dei motivi per cui è stata scelta una particolare struttura narrativa, quella della favola. La favola narra storie, ma a partire dai personaggi. Nel nostro caso si racconta la storia del Regno delle due Sicilie, delle città e delle province meridionali, ponendo, però, come filo conduttore del discorso le vicende dei personaggi che la sviluppano, ovvero le figure dei sovrani che si sono avvicendati sul trono del Regno (dai Normanni agli Svevi, dagli Angioini agli Aragonesi fino, ovviamente, ai Borbone). La Storia con la S maiuscola declinata attraverso le storie dei singoli.
Altra opzione a favore dei giovanissimi è stata la scelta grafica di un particolare tipo di immagini: anche se opere d’arte, i colori dovevano essere brillanti, vividi, luminosi; il disegno chiaro, definito, semplice e realistico. Rappresentazioni del racconto capaci di afferrare l’immaginifico dei bambini.
La seconda carenza, che Sannino ha individuato, è l’assenza di un testo, per gli adulti, veloce e sintetico, ma soprattutto con dei punti cardine, dei momenti salienti, che possano in qualche modo stimolare il lettore ad una ricerca più ampia e più profonda dei documenti storici.
Questi punti cardine non si riferiscono solo alla cronaca storica ma sono riferimenti che rimandano alla profondità della nostra cultura, il che denota anche lo spessore della riflessione che poi ha generato questo libro. Faccio un esempio a riguardo. L’autrice rileva, a un certo punto del libro, che Ruggero il Normanno desiderava costruire e realizzare una fratellanza tra tutti i popoli da lui conquistati, dunque, voleva attuare in uno stato indipendente il principio della “fratellanza universale”.
Il principio della fratellanza universale, che ha generato poi la carta dei diritti dell’uomo, tipica della cultura mediterranea, certamente con matrice cattolica, va al di là della semplice solidarietà o, per dirla secondo il pensiero buddista, è un valore aggiunto alla “compassione”. Questa idea basica della nostra cultura rappresenta una sostanziale equità tra gli uomini, poiché afferma la parità di valore degli esseri umani tra di loro.
Dunque un plauso a questo libro che può apparire come mera ricostruzione storica ma individua e raccoglie le idee fondanti della nostra tradizione, l’humus che ha seminato le nostre radici culturali.
Un testo che ha l’odore dell’orgoglio, che ha il sapore del pensiero.
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Dopo i saluti istituzionali dell’Assessore al Comune di Portici, Luca Manzo, e moderati dall’ editore Gino Giammarino, interverranno, con l’autrice Nunzia Sannino, la prefatrice – prof. di letteratura Storia moderna della Federico II, Ornella Aprile, la scrittrisce e poetessa Rita Nappi, la docente di storia e filosofia Maria Rosaria Carotenuto, la docente pedagogista Gelsomina Russo e Fiore Marro, la Presidente CDS (Comitati Due Sicilie).
A leggere alcuni passi del testo sarà l’attrice Agnese Laurenza.