Carissimo Fiore,
Non finirA? mai di ringraziare te e tutto lo staff del CDS, per i vostri sforzi e sopratutto per la vostra sorprendente audacia ad aiutarci ad ricordare e rammentare chi sono stati i nostri avi e che cosa hanno subito e ancora cosa siamo costretti a subire.
Certo A? giAi?? un passo avanti ma c’A? ancora molto da fare affinchA? i nostri giovani comprendano in pieno che cosa hanno subito le nostre terre in 150 anni, ci hanno riempito la testa di melma talmente indurita che a per rialzare la testa occorre piA? di un aiuto.
I falsi ideali e l’indifferenza verso i nostri conterranei o meglio vicini A? tale che non ci siuta nel riavvicinarci come popolo ma neppure come individui, ognuno pensa a sAi?? anche perchA? ci sentiamo effettivamente soli specie nelle difficoltAi?? o quando vittime di uno Stato autoritario o dei suoi amici di merenda (leggasi mafia, n’drangheta, S.C.U., camorra).
Non si finirAi?? mai di parlare dei virus letali che ci hanno e che ci stanno divorando, ma il nostro sogno del Vero Risorgimento Italiano, o meglio Duosiciliano dovrei dire, ci spaventa. Bene, se A? cosAi?? allora significa che siamo pronti, il nostro sogno ha basi forti di valori cavallereschi cristiani e con la giusta quantitAi?? di voglia di riscatto che ancora scorre nelle nostre vene possiamo costruire un futuro per noi e i nostri figli e per la nostra discendenza.
Solo iniziando a costituire una forma di nostro governo, lo so che mi dirai che sono un sovversivo, ma quello che hanno fatto loro da anni (e parlo di politici e mafiosi) non A? sovversivo?
In 150 anni che vantaggi ci hanno portato? Nessuno, anzi, se prima arrivavano da tutto il mondo per visitare il Regno, ora tutti o quasi i discendenti di quel Regno sparsi per le lande del pianeta ricorda che esisteva un regno chiamato delle Due Sicilie o di Napoli, pazzesco!
Questo potrebbe far intendere che il nostro sogno A? utopico e idealistico anche perchA? la Siciliea ha sempre sognato la sua indipendenza da quasi mille anni mentre il resto, e parlo di Calabria, Basilicata, Puglia, Campania, Abruzzo, Molise, hanno perso la propria identitAi??.
Questo per dire che non siamo affatto vicini al riscatto, non si A? affatto uniti, non siamo ancora in molti ad essere ai???indignatiai???, c’A? ancora molta gente, troppa, che vive con il clientelismo del sistema italico e di certo non si lascerAi?? ribaltare facilmente vista l’ignoranza e la paura che alberga in tutti specie in questo periodo di crisi, ma a mio modesto avviso A? questo il momento giusto per indirizzarsi nella giusta strada.
Stranamente A? proprio l’Europa che ci sta preparando il terreno, e soprattutto in Italia ci sarAi?? a breve il momento piA? favorevole a mischiare di nuovo il mazzo che sinceramente preferirei che sia nuovo visto che quello usato fino ad oggi ha le carte truccate.
Come si spiega infatti che in tutti questi anni, a parte quelle poche presenze che inevitabilmente hanno sacrificato la propria vita ne tentativo di cambiare il corso degli eventi, non si sia riusciti a cambiare questa Italia? Eppure, di generazioni ne sono trascorse, ma nulla, qualcosa di paurosamente grande difende il loro sistema, un’intelligenza astutamente malsana e occulta ci controlla e quando si individua la soluzione per liberarci dal giogo questa viene immediatamente ai???soppressaai???.
Questo modo di fare perA? non fa altro che lasciare Martiri sul terreno senza portare nessuna vittoria alla nostra veritAi??, necessita essere in tanti, necessita essere geniali come loro lo furono con noi (piemontesi, Cavour e Co.) perchA?, giurerei che all’epoca neanche Ferdinando si avvide di cosa si tramava alle sue spalle, come poteva il popolo comprendere qual’era il disegno a cui era destinato.
Ti ringrazio di aver ascoltato con pazienza questo mio sfogo di fine anno, spero e mi auguro che il nuovo porti a tutti noi la serenitAi??, l’amore e l’energia per iniziare a dar vita a questo nostro sogno ai??i??..
Un Grande e Fantastico 2013.
Forza e Onore
Phillip Grasso