Pubblicato Sabato, 23 Agosto 2014 su Casertafocus
SAN NICOLA LA STRADA. ai???Fontana borbonica lasciata nel piA? completo degradoai???. A? quanto ha affermato Fiore Marro, Presidente Nazionale dei Comitati delle Due Sicilie a proposito della fontana di Via Santa Croce, a pochi metri di distanza dal Palazzo Municipale. ai???Tempo faai??? ai??i?? ha aggiunto Marro ai??i?? ai???fu ripristinata e portata agli antichi splendori, oggi, invece, gravita in uno stato di degrado che pare la cartolina in fotocopia del degrado dell’intera CittAi??. C’A? da vergognarsi di questo assoluto lassismo….
Vergogna!!!!! Vergognaai??? ai??i?? ha concluso lai??i??esponente borbonico ai??i?? ai???In Italia i beni artistici e culturali soffrono, da sempre, di una pervicacia miopia delle istituzioni a qualsiasi livelloai???.
Basta, ad esempio, pensare a ciA? che sta succedendo al sito archeologico di Pompei, dove le mura si stanno sbriciolando una ad una per mancanza di restauri. Qualcosa di simile, certo non allai??i??altezza degli scavi di Pompei, sta accadendo anche a San Nicola la Strada dove, grazie al blog facebook dal titolo: ai???Quelli che amano San Nicola La Stradaai??? ha evidenziato lo scarso interesse per la cultura e la storia della CittAi??. Infatti, A? stata postata in data 30 marzo 2013, una foto dove si denota lo stato di degrado in cui versa la nota fontana borbonica di via Santa Croce di fronte allai??i??Agenzia della Posta, seguita da un accorato appello di un cittadino sannicolese che sottolinea lo scarso interesse per la cultura e la nostra storia e che ha scatenato lai??i??ira di Fiore Marro. Questa fontana risale all’epoca borbonica, ristrutturata nel 1996 e lasciata di nuovo li nell’abbandono totale. Le amministrazioni passano, la gente passa, ma quello che rimane sono i beni che abbiamo e che non devono essere abbandonati nel degrado piA? totale. A questo post sono seguiti innumerevoli commenti che confermano e sottolineano la situazione attuale, in cui versa lai??i??opera borbonica in particolare il degrado dellai??i??intonaco con rigonfiamenti e distacchi, vandaliche scritte con bombolette spray, erbacce e addirittura sversamenti di spazzatura allai??i??interno della stessa e per finire iAi?? paletti in ghisa che la proteggevanoAi?? sono stati completamente rimossi per far spazio ad un pseudo-parcheggio di auto visto la vicinanza dellai??i??ufficio postale. A? da precisare che la fontana in questione rappresenta un vera e propria testimonianza storica della cittAi?? di San Nicola la Strada, infatti essa A? stata realizzata nel 1851 dallai??i??arch.Ai??Domenico RossiAi??su ordine del Re, cosAi?? come riportato nella lettera indirizzata dallo stesso architetto allai??i??intendente della provincia di Caserta in data 24 luglio 1851 nella quale motivava la scelta del sito. La costruzione della fontana A? una traccia di notevole espressione sociale della dinastia borbonica. Infatti, le prime popolazioni indigene usufruivano dellai??i??acqua sgorgante dai pozzi scavati nella roccia tufacea, mentre con la fontana potevano usufruire della prima acqua potabile della storia. Dopo il restauro del 1996 la fontana A? stata completamente abbandonata a se stessa. A tal proposito, si spera che lai??i??amministrazione nella persona del SindacoAi??Pasquale Delli PaoliAi??possa prendere a cuore la vicenda della fontana borbonica e dare una risposta immediata affinchAi?? sia tutelato e salvaguardato il nostro patrimonio storico-artistico, considerato che ripristinare lo stato della fontana costerebbe pochi euro.
Ai??Nunzio De Pinto
Foto di Chiara Foti
Articolo tratto da Casertafocus
http://www.casertafocus.net/caserta/index.php?option=com_content&view=article&id=28023:san-nicola-la-strada-marro-cds-fontana-borbonica-lasciata-nel-degrado-piu-assoluto&catid=7:notizie&Itemid=109
1 Comment
Concordo sullo stato di degrado e di poca tutela dell’intero patrimonio artistico-culturale della ns. regione. Approfitto dell’occasione per segnalare 3 episodi che avvalorano le tesi su menzionate: nel mese di luglio ho visitato con amici veneti 3 luoghi museali che fanno parte dell’eccellenza artistica -archeologica di Napoli e provincia.
Scavi di Ercolano-Museo Archeologico-Pinacoteca di Capodimonte.
Scavi di Ercolano : erano chiuse le Terme Suburbane a data indeterminata , come tutti sanno tale luogo rappresenta il piatto forte di questo luogo archeologico.
Museo Archeologico apprezzato e conosciuto in tutto il mondo , presentava la Sala “Magna Grecia” chiusa da dieci anni, Arte Egizia chiusa e avevano approntato una piccola esposizione , altre sale sono chiuse ad intervallo per cui fummo invitati ad affrettarci altrimenti non le avremmo viste.
Sia ad Ercolano che all’Archeologico alle nostre legittime domande per conoscere i motivi di queste chiusure , la risposta è stata mancanza di personale. Conosciamo bene
il tasso di disoccupazione della Campania e reputo che molti studenti , pur di accumulare punteggio per i concorsi, sarebbero disponibili a lavorare gratuitamente in questo settore.L’episodio,poi, di Capodimonte ci ha lasciato allibiti; la sala che espone un grande capolavoro “Cristo alla colonna” del Caravaggio era e presumo incustodita tutt’ora. La risposta al nostro allarmismo è stata sempre la stessa , mancanza di personale. Le autorità preposte alla salvaguardia e alla tutela di questo enorme patrimonio, sembrano che non hanno capito che investire sul turismo e sull’indotto collegato, potrebbe essere un grande moltiplicatore economico per sollevare le sorti della nostra regione. Faccio presente che nei due musei napoletani sono presenti le collezioni Farnese portate a Napoli da quel grande nostro RE che fù Carlo III di Borbone. E’ evidente che questa dinastia aveva un’altra sensibilità verso la cultura, basti ricordare che al tempo di Carlo, Napoli possedeva 30 teatri e 7 conservatori.
Valorizziamo il nostro patrimonio artistico-culturale!
Forza e Onore!
Rino Cuomo