LaAi??Reggia di Caserta, voluta daiAi??BorboneAi??come centro diplomatico delAi??Regno di Napoli e delle Due Sicilie, denominataai???la piccola Versaillesai???per la somiglianza nei fasti e nella bellezza con la famosa reggia francese eAi??dal 1997 Patrimonio dellai??i??UmanitAi??, giace oggi in un impietoso stato di incuria e abbandono, esposta continuamente allo sfregio degli atti di vandalismo perpetrati tanto da ladri che rubano il rame dellaAi??gabbia di Faraday, il parafulmine della Reggia, quanto dai ragazzini che durante le festivitAi?? non perdono occasione per cercare refrigerio tra le acque delle fontane settecentesche, quasi si trovassero in mare aperto.
Come se non bastasse, la manutenzione A? ridotta da molto tempo ai minimi termini, al punto che ilAi??Teatro di Corte, capolavoro dai??i??architettura barocca, A? ormai da dieci anni chiuso al pubblico, pare, per mancanza di personale; per non parlare dei danni provocati dalle condizioni atmosferiche, per i quali non sono state ancora trovate, o forse addirittura neppure cercate delle soluzioni efficaci, tanto A? vero che dopo abbondanti piogge, il giardino inglese A? inagibile per i turisti, i celebri complessi di statue delle cascatelle, che cosAi?? spesso sono il biglietto da visita della Reggia nelle riviste di viaggi, sono incrostate e scurite a causa del muschio.
Ad aggravare la situazione, i crolli di alcuni pezzi di cornicione dellai??i??ottobre scorso, ennesima riprova delle condizioni di tutta la struttura. EAi??dulcis in fundo, questo capolavoro architettonico cosAi?? ricco di tesori dal valore inestimabile viene da anni inopportunamente calpestato dai millecinquecento visitatori giornalieri che con il calpestio dei loro piedi, rovinano i pavimenti settecenteschi ai quali la soprintendenza giAi?? da anni ha negato al protezione delle guide, ovvero di quei tappeti che segnano il percorso e sui quali eventuali visitatori sarebbero tenuti a muoversi.
Inoltre, i disservizi attorno al prestigioso complesso borbonico, un tempo in cima alle classifiche tra i luoghi dai??i??arte Unesco piA? visitati nel nostro paese, sono tanti e sotto gli occhi di tutti. A cominciare dal complicato labirinto formato dai parcheggi sotterranei della Reggia le cui scale mobili non di rado sono inutilizzabili, per non parlare dei rifiuti che si accumulano sui prati che costeggiano il vialone antistante lai??i??ingresso del complesso e della presenza certo non poco degradante diAi??vucumprAi??Ai??che, ai lati del viale dai??i??ingresso espongono le loro merci di provenienze sconosciute alla bellai??i??e meglio.
Lai??i??ennesimo colpo di grazia A? stato inflitto questai??i??anno alla Reggia dallaAi??Ttg Today, una rivista internazionale considerata la piA? autorevole nel campo del turismo, la quale nella suaAi??conventionAi??a Rimini, avrebbe deciso diAi??togliere Caserta e la sua Reggia dalle carte turistiche degli operatori del settoreAi??a causa del cattivo stato di questai??i??ultima. IntantoAi??il complesso borbonico perde 53mila visitatori lai??i??annoAi??danneggiando fortemente anche lai??i??economia dei piccoli commercianti che gravitano intorno alla Reggia; inoltre il direttore regionale dei Beni culturali, Gregorio Angelini, avrebbe lanciato un allarme a causa della carenza dei fondi per la manutenzione ordinaria della Reggia e del parco, chenel 2012 avrebbero ricevuto solo 500mila euro e che nellai??i??anno in corso sarebbero stati addirittura dimezzati.
ai???Alla Reggia di Caserta viene girato dal ministero dei Beni Culturali solo un quinto di quello che introita al botteghinoai??? sostiene Angelo Forgione, con le parole del quale, concludiamo lo scenario introduttivo alla situazione in cui giace uno dei fiori allai??i??occhiello del nostro patrimonio storico, artistico e culturale.
Questo stato di cose che non accenna a migliorare, ha spinto il Sindaco di Caserta,Ai??Pio Del Gaudio, a chiedere lai??i??intervento da parte dellai??i??esercito ai???per salvare la Reggia di Caserta senza piA? decoro, con i ragazzi che fanno il bagno nelle fontane del parco, i crolli, le auto nei viali abbandonatiai???, oltre che a lanciare numerosi appelli affinchAi?? qualcosa cambi: ai???I nostri appelli ai??i??Ai??afferma il SindacoAi??– che peraltro sono la fase terminale di unai??i??attivitAi?? continua di interlocuzione avviata fin dalla nascita dellai??i??Amministrazione che guido, hanno ottenuto lai??i??attenzione del ministero per i Beni Culturali. Con la direzione regionale abbiamo concordato un primo pacchetto di iniziative che verranno a breve definite sulla scorta delle sollecitazioni che, da sindaco, ho rappresentato a nome dellai??i??intero Tavolo CittAi?? sulla Reggia, cui partecipano enti, istituzioni, categorie produttive, sindacati, associazioni.ai???
Gli abbiamo poi chiesto se i suoi appelli fossero stati rivolti anche ad associazioni meridionaliste: ai???Ritengo che chiunque possa fare la sua parte, per il bene di questa terra. Rappresento una cittAi?? che, nel suo complesso, senza diversificazioni di qualsiasi genere, intende lavorare al meglio per lai??i??integrazione della Reggia con lai??i??economia di Terra di Lavoro.ai???
In merito allai??i??eventualitAi?? di non ottenere risposta ai suoi appelli e di dovere, di conseguenza pensare ad altre strade da percorrere, ha reagito dicendo: ai???Sono fiducioso che la nostra azione complessiva otterrAi??, a breve,Ai??i primi risultati positivi.ai???
Alla domanda relativa a cosa rappresentasse la Reggia di Caserta allai??i??epoca dei Borbone e cosa invece A? diventata oggi ha risposto dicendo che: ai???La Reggia rappresentava i fasti dellai??i??epoca. Poi A? venuta lai??i??evoluzione dei tempi, che hanno comportato anche una crisi complessiva del sistema dei beni monumentali, acceleratasi negli ultimi decenni.ai???
Per quel che concerne le cause che hanno portato questo nostro patrimonio alle condizioni attuali, si potrebbero elencare molti fattori e tra i piA? disparati; il Sindaco Del Gaudio ce ne fornisce un riassunto efficace: ai???Alcune delle cause sono datate e sedimentate nel tempo, altre e piA? recenti devono individuarsi in una gestione condotta con una professionalitAi?? che non discuto ma che indubbiamente, ad avviso di tutta la cittAi??, non ha saputo trovare forme, modi e tempi per il necessario dialogo e lai??i??indispensabile confronto con tutto il territorio. CiA? che mi interessa, comunque, A? trasformare le difficoltAi?? in opportunitAi??: questo il mio impegno quotidiano.ai???
Con queste parole nobilitanti e ben auguranti, Pio Del Gaudio, Sindaco di Caserta, conclude la sua intervista, lasciandoci la speranza, se non la certezza, che nonostante tutto ci sono ancora delle possibilitAi?? di ripresa per il complesso vanvitelliano, possibilitAi?? che passano anche attraverso lai??i??informazione e lai??i??educazione alla cultura di ogni cittadino, in modo che tutti possano avere una consapevolezza diversa non solo nei confronti del loro patrimonio culturale ma anche nei confronti delle istituzioni che se ne curano.