Cronaca del Plebiscito – Io voto No
Di Vincenzo Tortorella
Verona 23 febbraio 2017
Montesano, 21 ottobre 1861. Gravi e violenti fatti sono avvenuti in questa cittadina il giorno del plebiscito sul Regno dai??i??italia, ecco come si sono svolti i fatti.
La popolazione del paese certa dellai??i??immunitAi?? dichiarata nei giorni precedenti circa la libertAi?? di scelta si A? recata baldanzosa alle urne.
Dopo qualche scheda infilata nellai??i??urna dei ai???SIai??? un paesano, un certo Vincenzo Iacovino dichiara di voler votare a favore di S.M. Francesco II, non ebbe neanche il tempo di completare la sua dichiarazione che alcune guardie nazionali iniziano a percuoterlo e poi lo arrestano per ordine del sindaco.
A tale vista lai??i??intera popolazione A? insorta inneggiando al sovrano borbonico e dopo essersi armata di fucili, scure, ronche, bastoni, forche e inizia a prendere i militi della guardia nazionale a fucilate e lanci di pietre.
I militi hanno risposto al fuoco ponendo cosAi?? fine alla vita di tre persone mentre unai??i??altra A? rimasta gravemente ferita.
Nel mentre vennero aperte le porte delle prigioni e fatti evadere i detenuti tra cui il prete Nicola Germino tacciato di essere un reazionario borbonico.
Il capitano della Guardia Nazionale, temendo il peggio, si A? arroccato nel proprio palazzo con tutta la milizia e ai notabili e davanti a tale palazzo si sono raccolte centinaia di persone che minacciano di incendiarlo.
Come prima richiesta la gente chiede il disarmo della Guardia Nazionale ma ad un rifiuto del capitano il fabbricato viene tenuto a bersaglio da sassi e tizzoni accesi vengono lanciati alla volta della stalla ricolma di fieno.
Altri popolani prendono a saccheggiare la casa del sindaco e le campane risuonano a stormo per richiamare altra gente.
lai??i??arrivo dei reparti della Guardia Nazionale di Padula ha messo in fuga i manifestanti che si disperdono per le campagne.
Un testimone afferma che questa A? stata una rivolta contro i galantuomini e gli arrestati sono in gran parte braccianti, ma cai??i??A? anche qualche pastore e degli artigiani.
Lai??i??indignazione popolare A? sfociata in violenza per la mancata promessa della libertAi?? di voto, un tale Francesco Bello di Tortorella durante il procedimento istruito a suo carico afferma ai???Mi furono indicati due cartelli, uno col si, lai??i??altro col no, ed io prescelsi questai??i??ultimoai???.
A Montesano il popolo A? insorto al grido di ai???Viva Francesco IIai??? perchAi?? il nuovo sovrano che appariva come il Re Galantuomo A? in realtAi?? il re dei galantuomini, cioA? di quella classe dominante che il passato regime aveva fortemente osteggiato e che con i Savoia si riscattava nei confronti del basso censo, ora, con il nuovo regime conquista il potere locale e per gestirlo non esita a rifuggire alle peggiori forme di prevaricazione.
Questa cronaca A? uno dei tanti episodi accorsi alle popolazioni meridionali allai??i??atto di esprimere la propria opinione con il plebiscito di annessione del Regno delle Due Sicilie al Regno dai??i??Italia, i fatti descritti sono stati raccolti negli atti del Tribunale Civile e Correzionale e Corte dai??i??Assise di Salerno nella serie di Reati pubblici e brigantaggio datati tra il 30 ottobre e il 3 novembre 1860.
oltre a questi fatti molti altri fatti risultano presenti nei faldoni conservati, basterebbe semplicemente spulciarli.
Volendo essere corretti ci tengo a rammentare che analoghe iniziative italiane vennero attuate anche 6 anni dopo in Veneto che accettA? sommessamente il risultato, noi invece ai??i??