La Macroregione ai???Due Sicilieai??? potrebbe disporre di forme e condizioni particolari di autonomia (art. 116 Costituzione Italiana) per attrarre investimenti dallai??i??Italia e dallai??i??estero.
Eai??i?? notizia recente che alcune Regioni hanno deciso di destinare alle imprese sgravi piA? o meno consistenti sullai??i??Imposta Regionale sulle AttivitAi?? Produttive (IRAP).
Per esempio in Trentino-Alto Adige entrambe le Province autonome (Trento e Bolzano) hanno previsto un taglio generalizzato dello 0,5% e un ulteriore mezzo punto selettivo: in Alto Adige viene premiato chi decide di rinunciare ai contributi provinciali, mentre in Trentino chi punta sui contratti a tempo determinato e sul valore della produzione (generalmente rappresentato soprattutto dai ricavi).
La Sardegna invece, per attirare ricchezza, rinuncia a 45 milioni di Euro in tre anni e offre uno sconto di mezzo punto a chi apre una sede in Regione e riserva tagli consistenti (fino al 50% del capitale investito) a chi decide di impegnarsi nella ricerca e nellai??i??innovazione.
Anche in Valle dai??i??Aosta chi aumenta il valore della produzione o assume nuovo personale viene premiato con un taglio dellai??i??1%.
Vediamo il quadro delle scelte fiscali (ovvero le aliquote) di alcune Regioni per il 2008:
REGIONE IRAP
Abruzzo Invariata (5,25% lai??i??aliquota base)
Basilicata Invariata
Calabria Invariata
Campania Invariata (5,25% lai??i??aliquota base)
Lazio Invariata al 5,25%
Molise Invariata (5,25% lai??i??aliquota base)
Puglia Aumento dellai??i??1%
Sicilia Invariata (5,25% lai??i??aliquota base)
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Friuli V.G. Invariata (proseguono le agevolazioni dellai??i??1% per le imprese virtuose)
Sardegna Riduzione dellai??i??1% per piccole e medie imprese che nascono o aprono sede in
Sardegna; agevolazioni per lai??i??innovazione
Trento e Bolzano Per tutte le imprese taglio dello 0,5%; ulteriore taglio di 0,5% per quelle
virtuose
Valle dai??i??Aosta Riduzione dellai??i??1% per le aziende che hanno aumentato il valore della
produzione o hanno assunto nuovo personale
Come si evince dalla tabella le Regioni Duosiciliane si posizionano, quasi tutte, su una aliquota piA? alta mentre nel 2007 lai??i??aliquota base era del 4,25%.
Questo vuol dire 1 punto percentuale in piA? rispetto alle altre Regioni ed, ovviamente, le pone assolutamente fuori gioco rispetto alla possibilitAi?? di attrarre investimenti.
Eai??i?? assolutamente incomprensibile il fatto che, invece di ridurre le tasse per attrarre investimenti, le Regioni Duosiciliane le aumentano, cosAi?? spingono gli imprenditori ad andare via.
Lai??i??esempio da seguire A?, invece, quello delle Regioni a Statuto autonomo: Friuli V.G., Sardegna, Trentino A.A. e Valle dai??i??Aosta danno incentivi vari a nuove imprese in loco o a chi assume nuovo personale.
Questa A? quindi, a mio parere, la strada da seguire:
1) creazione della Macroregione a Statuto autonomo ai???Due Sicilieai??? con la fusione delle sette Regioni Duosiciliane piA? i territori del Lazio Duosiciliano (20 milioni di abitanti!!!)
2) riduzione consistente, da parte della nuova Macroregione, dellai??i??aliquota IRAP alle imprese nazionali ed estere che aprono sedi in loco e assumono nuovo personale locale; questi tagli dovrebbero attrarre investimenti come accade in tutte le parti del mondo.
Altri Paesi europei, Irlanda in testa, hanno scelto la strada delle aliquote basse per attrarre investimenti ed oggi sono ai primi posti per reddito procapite.
PerchAi?? noi Duosiciliani dobbiamo seguire sempre strade opposte e per noi dannose?
Luca Longo
Presidente Comitato Due Sicilie- Roma