A cura di Fiore Marro
Ferdinando Lanza
Nocera 10/4/1785Ai?? Napoli 21/5/1865
Ufficiale Generale presso S.M. il Re
Proveniente dalla cavalleria di linea ebbe la promozione a generale nel 1848, alla tenera etAi?? di 64 anni. Gli fu affidato una brigata nella spedizione di Sicilia, dove ebbe modo di figurare senza alcuna lode.
Per disgrazia del nostro amato Regno, fu nominato Maresciallo di Campo della piazza di Palermo, con il compito di fermare Garibaldi.
Fu certamente la peggiore delle scelte, perchAi?? Lanza era troppo vecchio, privo di coraggio, privo d’onore ed iniziativa, per poter affrontare un’impresa simile.
Con un esercito di ventimila uomini a sua disposizione, seppe solo limitarsi all’attesa, nella stretta trappola di Palermo.
Lanza non fu un traditore, fu un incapace, ed un inetto, una vergogna per l’intero mondo militare, anche per l’esercito dei soldatini di piombo.
FirmA? un armistizio di resa, che grida ancora dolore e vendetta, consegnando la Sicilia nelle mani del gran massone Garibaldi, una resa senza colpo ferire.
Dopo la fine della guerra, non contento del suo vile operato, si recA? a palazzo d’Angri ad ossequiare Garibaldi, e questo non A? certo un gesto degno di un militare d’onore, ma la personalitAi?? di questa parodia di soldato, non poteva produrre di meglio.
Il bombardamento di Palermo.