Bari, 7 novembre 2019
Presso la biblioteca della scuola media Pascoli di Molfetta (Bari), si è svolta una interessante conferenza sulle “Chanson de Geste”, i poemi epici che cantano le gesta di Carlo Magno e dei valorosi paladini della sua corte.
L’evento, promosso dal dirigente Sabino Lafasciano e dalle docenti di Lettere Maria Bonvino e Antonella Tatulli, ha visto la partecipazione interessata degli alunni delle classi seconde delle sezioni A e D.
La dotta conversazione è stata tenuta dalla scrittrice Antonella Musitano, presentata da Cosimo de Gioia, padre di un’alunna della scuola.
L’iniziativa culturale trae spunto dall’uscita dell’ultimo libro della professoressa Musitano dal titolo “La Chanson d’Aspremont” che riscopre e analizza un’importante “chanson de geste” del secolo XII, studiata nelle università di tutta Europa ma ignorata nel nostro Paese.
Antonella Musitano, calabrese ma residente a Santo Spirito (Bari), è un’autrice apprezzata e premiata per le sue ricerche meridionaliste.
Nel 2011 pubblicò “Il Sud prima dell’Unità d’Italia tra storia e microstoria – 1848: Massoni e Carbonari a Santo Spirito”, Levante Editore, scritto con Adele Pulice.
Nello stesso anno per Capone Editore curò l’opera “Il brigante gentiluomo, Nicola Morra, il Robin Hood del Sud” di Pasquale Ardito.
Nel 2013 ha pubblicato il saggio storico “Sud, tutta un’altra storia – Platì 1861: un caso emblematico di brigantaggio”, editore Laruffa di Reggio Calabria.
Dopo aver curato raccolte di poesie in vernacolo calabrese ed eseguito ricerche d’archivio per ricostruire la storia della brigantessa Druda, la professoressa Musitano si è dedicata allo studio de “La Chanson d’Aspremont”.
Con l’editore Laruffa ne ha pubblicato il libro evidenziando “Il mito, la storia, la fede per la salvezza dell’Europa”.
Sfogliandolo ci si accorge della complessità di questo studio, iniziando ad osservare che il testo della Chanson è il lingua romanza: l’antico francese d’oil.
L’Autrice ne ha estratto le vicende e i significati narrati, argomentandoli in chiave storica e letteraria.
«Sull’Aspromonte si gioca il destino dell’Europa cristiana, sull’Aspromonte l’orifiamma dell’Europa cristiana riuscirà ad abbattere il vessillo col dragone del nemico saraceno. Il quadro storico di riferimento della Chanson, che vede i normanni protagonisti, è quello dei fermenti che agitano il panorama europeo del XII secolo. All’epoca si stava preparando la terza crociata, la “Crociata dei re”, e una Chanson de Geste, come La Chanson d’Aspremont, era necessaria per rinnovare gli ideali della guerra santa, che erano stati della Chanson de Roland, ma anche per riaffermare simboli, valori e cultura dell’identità europea nel più ampio quadro del Mediterraneo».
Lo studio di Antonella Musitano riflette su elementi di particolare attualità: «Anche oggi il Mediterraneo è inquieto, anche oggi l’Europa è alla ricerca della sua identità, anche oggi l’Europa ha bisogno di unità, soprattutto unità dei popoli europei».
Il ruolo del Meridione d’Italia emerge determinante nella letteratura dei cicli cavallereschi, nella storia e nell’attualità, visti gli importanti fondamenti che la Storiografia e le Lettere ci restituiscono.
Diventa doveroso ringraziare Antonella Musitano e in generale l’impegno di tutti quei ricercatori capaci e disinteressati che non di rado suppliscono all’assenza di enti universitari, ormai sempre più privi di istituti per lo studio delle lingue romanze.